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Le persone anziane hanno una ridotta sensazione di sete e la loro risposta ormonale alla disidratazione (liberazione di ormone antidiuretico) è insufficiente. Questi cambiamenti, più pronunciati nei soggetti con malattia di Alzheimer, rendono i soggetti anziani più sensibili al rischio di disidratazione.
Inoltre hanno un rischio più alto gli anziani allettati rispetto a quelli non allettati e gli anziani solo in parte dipendenti, quelli cioè che sembrano capaci di assumere liquidi ma che in realtà non lo sono.
Acqua Santa Croce con il suo basso residuo fisso (170 mg/l) garantisce all'organismo il giusto apporto di sali minerali, favorendo la diuresi e agendo positivamente sul metabolismo epatico e il ricambio renale.
Le acque andrebbero scelte in base alle personali necessità, per esempio per prevenire e contrastare l’osteoporosi è bene inserire nella dieta acque ricche di calcio.
Un incremento della diuresi con eliminazione dell’acido urico viene svolto più rapidamente da acque a basso contenuto di sali.
Se l’anziano non presenta stati di ritenzione idrica è preferibile scegliere acque minerali, costituite soprattutto da cloruro di sodio, iodio e bromo.
Le acque minerali nella dose tra un litro e due litri, aiutano in particolare la salute dell’apparato urinario e l’assorbimento di vitamine e sali minerali.